Senna:
La sua attività purgante si ascrive alla sinergia che avviene tra i glicosidi antrachinonici presenti in abbondanza: i sennosidi A e B. L'utilizzo della senna è stato ufficialmente approvato per il trattamento della stitichezza, grazie alla spiccata attività lassativa che la pianta è in grado di esercitare. Infatti, i sennosidi possiedono un tropismo elettivo nei confronti dell'intestino crasso, a livello del quale inibiscono il riassorbimento di acqua ed elettroliti, con conseguente aumento del volume e della pressione del contenuto dell'intestino. Tutto ciò favorisce l'attivazione della peristalsi intestinale che, a sua volta, promuove il movimento delle feci nell'intestino stesso.
Frangula :
lassativo, utile nelle malattie in cui sia indicata una defecazione facile con feci molli, ragadi anali, emorroidi, dopo interventi chirurgici ano-rettali, stipsi.
Rabarbaro cinese:
Fra le piante lassativo contenenti antrachinoni il rabarbaro è quello meglio tollerato poiché contiene anche i polifenoli. Inibendo l'assorbimento dell'acqua a livello intestinale favorisce l'aumento del volume delle feci stimolando un'azione lassativa.
Propoli:
sostanza resinosa che le api raccolgono dalle gemme di alcune piante. Molto utile per le sue proprietà antibatteriche e disinfettanti per migliorare la condizione intestinale in pazienti che soffrono di stasi delle feci.
Finocchio:
pianta i cui componenti sono tradizionalmente usati per le proprietà antimeteoriche che dipendono sia dalla sua capacità di inibire i processi fermentativi nel grosso intestino sia dalla sua azione antispastica sulla muscolatura liscia del colon.
Melissa:
utile a favorire una regolare motilità intestinale e l'eliminazione di gas intestinali
Camomilla
noto per le proprietà spasmolitiche.